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Autore: Stefano Scaletta

La Brigata ebraica è un corpo dell’esercito inglese costituito nell’estate 1944 composto da ebrei provenienti dalla Palestina del Mandato britannico. I volontari della Brigata presero parte alla seconda guerra mondiale sul fiume Senio in Romagna, fra il marzo e l’aprile 1945. Svolsero successivamente un ruolo prezioso nell’azione umanitaria delle organizzazioni di soccorso internazionale recuperando alla vita decine di migliaia di ebrei di ritorno dai campi di concentramento.

Autore: Luciano Allegra

I saggi raccolti in questo libro riguardano la costruzione di false narrazioni e le conseguenti rappresentazioni degli ebrei in età moderna. Il tutto tramite notizie inventate, manipolazioni delle informazioni, travisamenti della realtà trasmessi attraverso libri, cronache, manuali, agiografie. Per un duplice scopo: perpetuare l’accusa dell’innata “perfidia ebraica” e convincere gli “ostinati” ebrei a riconoscere l’ineluttabilità del cristianesimo e abiurare la loro fede.

Autore: Prova Prova

Riassunto Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.

A cura di Ermanno Tedeschi

Autori: Roberta Anau; Paola Bassani; Marco Benadì; Umberto Caniato; Luciano Meir Caro; Alberto Cevidalli; Fiorenza Cevidalli; Flavia Cevidalli; Corrado De Benedetti; Simonetta Della Seta; Dario Franceschini; Raffaele Lampronti; Andrea Pesaro; Marcello Sacerdoti; Tata Spada; Amedeo Spagnoletto; Arturo Tedeschi; Ermanno Tedeschi; Gionata (Giò) Tedeschi; Lino Tedeschi; Marcello Tedeschi; Massimiliano (Maxi) Tedeschi; Gianni Venturi; Silvio Zamorani

Acquerelli di Patrizia Colombo

Il racconto a più voci di storie famigliari ebraiche attraverso molte generazioni nella Ferrara che le ha viste protagoniste, tra periodi di crescita e partecipazione alla vita sociale, economica e politica della città e momenti di difficoltà e persecuzione – dalle leggi antiebraiche fasciste del 1938 alla tragedia della Shoà, fino alla ripresa con le nuove esperienze al ritorno alla democrazia. Con l’attenzione sempre rivolta alle radici di una comunità con origini medievali che ha mantenuto nei secoli sue caratteristiche peculiari.

Le mani di Primo Levi è un libro di poche pagine, ma sono pagine di Anna Bravo, che possedeva il dono di rendere leggera nella scrittura, densa nei contenuti, incisiva e memorabile nell’impatto ogni singola pagina con la sua firma. Nel primo dei due scritti, Reverenza (e si tratta della reverenza provata nei confronti di Levi), Anna Bravo disegna un fulmineo ritratto morale che oggi possiamo leggere anche in chiave di autoritratto, mentre il secondo, che dà il titolo al libro, testimonia la sua capacità di rendere concrete le passioni: una concretezza che comincia dal corpo di chi quelle passioni le prova, e che, come lei sapeva fare, le trasforma in strumenti di consapevolezza civile e di lotta politica.

Per innescare e sviluppare un rapporto di ricerca fra i suoi lettori e Primo Levi si è pensato di costruire a Torino ­- città del grande scrittore – un luogo di scambio e di sperimentazione che permetta a tutti di muoversi con lui in un laboratorio virtuale. Questo libro si fa latore di questa proposta precisa lanciando l’idea Primo Levi LAB. Si è pensato così di dotare la città di una sede che unisca idealmente i tanti luoghi che furono i laboratori dello scrittore: da quello del suo apprendistato di chimico deportato alla Buna di Auschwitz alla fabbrica dove lavorò per trent’anni, alla sua casa e ai tanti luoghi in cui intervenne come intellettuale e testimone. Condensandoli in una sola sede che diventi un luogo di conoscenza, di incontro, di riflessione, dove anche il lettore, il visitatore possa entrare e interagire con l’opera e con il suo autore. Quel laboratorio ideale di fatto esiste già e affonda le sue radici in una relazione con il pubblico avviata da lungo tempo, ma richiede ora di materializzarsi in un luogo concreto per rendere attuali le sue ampie potenzialità. L’idea insomma è di trovare, a Torino, una nuova casa per Primo Levi, dove scoprire le ricchezze che ci può offrire e, su questa base, dialogare con lui.

La proposta di Fabio Levi, presidente del Centro internazionale di studi Primo Levi, va in quella direzione ed è ampiamente illustrata in questo libro che ne motiva i vari aspetti. Per questo molte sue pagine sono dedicate a tracciare un profilo dello scrittore per come oggi, a differenza di un tempo, appare ai suoi lettori e a indagare le forme in cui si è venuto definendo via via il rapporto con i suoi innumerevoli lettori.

Autore: Marco Fiorentino

Nel volume si ripercorre la vita di Olga Lombroso Fiorentino (1891-1978), educatrice, scrittrice, donna impegnata nel sociale e partecipe dei fermenti di affermazione femminile in tutto il “Secolo breve”. Arrivata ragazzina in una Milano in veloce trasformazione, diventò una “maestra di agraria” innovativa e appassionata, prima nelle campagne lavorando alle Cattedre Ambulanti di Agricoltura, poi all’interno di alcune delle esperienze più avanzate dell’epoca: la Scuola Rinnovata della Ghisolfa, la Scuola all’Aperto Umberto di Savoia al Trotter, la Scuola per “Anormali” Zaccaria Treves.

A cura di Fabio Levi
Autori: Maria Bacchi, Roberto Beneduce, Carlo Bracci, Luciana Breggia, Annalisa Camilli, Nathalie Dollez, Fabio Levi, Francesca Mannocchi, Beatrice Patsalides Hofmann, Michele Rossi, Maurizio Veglio

 

 

Questo libro inaugura, all’interno della collana “questo”, le registrazioni de i Dialoghi Primo Levi. Si tratta di incontri periodici del Centro di Internazionale di studi Primo Levi di Torino in cui un tema rilevante che sta nell’opera e nelle riflessioni del grande scrittore viene trattato da alcuni studiosi in una forma, appunto, di confronto; negli incontri ognuno dei partecipanti porta la sua specifico punto di vista con il bagaglio di competenze specialistiche da mettere in discussione con tutti gli altri e il pubblico presente.

Autore: Daniele Trematore

L’autore pone al centro del libro il persistere di riflessi antisemiti anche dopo i primi anni – di prevalente silenzio e rimozione – dalla fine della seconda guerra mondiale. Lo fa a partire dal lavoro di Guido Fubini uscito nel 1984 col titolo "L’antisemitismo dei poveri", che rappresentò un’eccezione nel panorama politico-culturale italiano, volendo essere in primo luogo una denuncia dell’ostilità antiebraica e proponendosi d’altra parte come tentativo di interpretazione generale dell’antisemitismo.

A cura di: Stefania Dassi; Carla Testore

Autori: Annamaria Bava; Stefania Dassi; Marco Ferrari; Enrica Pagella; Lorenza Santa; Carla Testore

Il libro illustra la mostra curata da Stefania Dassi e Carla Testore Animali a Corte. Vite mai viste nei Giardini Reali presso il Palazzo e i Giardini Reali di Torino. Al centro sono le opere realizzate da artisti italiani che hanno voluto interpretare il mondo animale e rappresentarne le diverse specie, sfruttando ciascuno un singolare linguaggio espressivo e una speciale tecnica esecutiva, oltre a diversi materiali. Sedici gli artisti in mostra.

Questo libro ‒ dedicato da Andrea Casalegno ai nipoti e “a chi c’era e a chi quegli anni non li ha vissuti” ‒ costituisce allo stesso tempo un diario esemplare degli slanci e delle disillusioni di una generazione  e il resoconto d’una educazione sentimentale nel rapporto tra il narrante e la moglie, Elisabetta. Un racconto sobrio, ma intenso e a tratti sofferto, con al centro la personalità forte di una donna partecipe dei fermenti e delle rivendicazioni del sessantotto, lucidamente consapevole dei grandi cambiamenti che il movimento femminista ha suscitato.

Autore: Milena Beux Jäger

Partendo dai racconti evangelici sulle dispute legali di Gesù con i Farisei, l’esegesi cristiana ha sempre presentato l’ebraismo del I sec. e.v. come una religione puramente legalista e i Farisei come i rigidi conservatori dell’ortodossia. Una più approfondita analisi del periodo del secondo Tempio attraverso i testi storici e religiosi dell’epoca a cavallo tra le due ere rivela tuttavia la complessità di una cultura che si trovava, spesso, a lottare per la sopravvivenza delle sue tradizioni e della sua identità.