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Autore: Alice Franklin

Diciannove fotografie evocano le suggestioni botaniche dei giardini Hanbury. La stampa in bicromia su carta Rosaspina riproduce fedelmente i toni delle foto originali realizzate con il processo di stampa al platino.

Autore: Marinella Aguiari
Autore: Rocco Rolli

Il corpo umano, quando si muove, assume posizioni e forme assai diverse. Le immagini di questo libro aiutano a scoprire molte di esse, e guidano a compiere gli esercizi fisici di base proposti nella cassetta allegata. Il libro è rivolto a tutti, piccoli e grandi, vedenti e ciechi.

Curatore: Graziano Lingua
Curatore: Fabrizio Pepino

Un libro che raccoglie molti contributi di filosofi, antropologi e giuristi su un argomento che molti avvenimenti recenti hanno riportato alla ribalta: la questione del confine. Se il linguaggio del confine è diventato il linguaggio delle guerre questo non significa che il problema si esaurisca nel disegnare frontiere sulle mappe geografiche.

Autore: Leon Modena
Traduttore: Emanuele Menachem Artom

Predicatore acclamato nelle sinagoghe e additato come esempio dai sacerdoti nelle chiese, maestro illustre di Torà, autorità spesso consultata da comunità italiane e straniere per questioni attinenti alla normativa ebraica, intellettuale aperto alle proposte della cultura contemporanea, il rabbino veneziano Leon Modena (1571-1648) può essere considerato l’anello di congiunzione tra lo spazio chiuso della tradizione rabbinica e la dimensione fluida e mutevole della società secentesca.

Il manifesto riporta stampati in forma visibile tutti i segni della scrittura Braille e, in rilievo trasparente, i segni della scrittura utilizzata dai vedenti. Il retro descrive la storia e le caratteristiche della scrittura Braille. Da un lato il manifesto spiega a chi vede la forma e la struttura della scrittura dei ciechi, dall'altro offre a chi non vede l'opportunità di percepire in rilievo la forma dei segni dell'alfabeto latino.

A cura di: Graziano Lingua

Gli studi contenuti in questo volume mirano a delineare i fondamenti dell’estetica dell’icona, mostrando come essi entrino a costituire alcune delle fondamentali scelte formali e contenutistiche dei più importanti artisti delle avanguardie russi: da Malevich, El Lissitskij e Chagall fino a Kandinskij e a tanti altri. L’accostamento tra icona e avanguardie non è ovvio ed immediato.

Autore: Clementina Mazzucco

I Vangeli sono gli scritti più noti del Nuovo Testamento, eppure la lettura continua di un singolo Vangelo può risultare un’esperienza tutt’altro che scontata. Una lettura continuata, che si sforzi di restituire l’intenzione letteraria dell’autore-redattore del Vangelo e di ripercorrere i fili narrativi del testo, può contribuire a conoscere in una nuova luce episodi già familiari, a scoprire passi apparentemente meno rilevanti, e in definitiva a penetrare meglio nel messaggio complessivo.

Autore: Alessandro Bertinetto

Questo saggio studia i concetti di soggetto, autocoscienza e individuo nell’elaborazione che di essi ha dato Manfred Frank nel corso degli anni ’70-’80. L’autore ripercorre la vicenda intellettuale frankiana, indagando diversi aspetti della Frage nach dem Subjekt” e delineando un percorso che prende le mosse dalla teorizzazione della soggettività debole

Autore: Giorgio Fabre

«Per eliminare dalla circolazione gli scrittori ebrei, ebraizzanti, o comunque di tendenze decadenti, occorre impartire ai direttori di giornali e riviste, e agli editori un ordine perentorio e preciso, compilando una lista di autori da evitare».

A cura di: Adriano Mei Gentilucci, Giorgio Quinto
Presentazione di: Goffredo Fofi

«“Segni equivoci”, cioè anche sospetti, sospettabili, non univoci; segni "ambigui", cioè a più facce, e anche, come dicono i dizionari, che non danno affidamento? ... Molte cose legano tra loro questi artisti, queste opere. Alcune sono evidenti e immediate; altre nascoste e confuse... È il loro progetto a essere “equivoco”, o “ambiguo”, allora? Può darsi, perché è il progetto di noi tutti a esserlo, oggi. Ma sicuramente questi artisti sanno bene l’impasse di civiltà in cui essi e noi tutti ci troviamo costretti, e la difficoltà a trovare una via d’uscita per tutti, o anche per pochi, fuori dal dialogo irrequieto con l’epoca, a partire dai propri mezzi e dalla difesa dei propri spazi» (dalla Presentazione di G. Fofi).