Il racconto a più voci di storie famigliari ebraiche attraverso molte generazioni nella Ferrara che le ha viste protagoniste, tra periodi di crescita e partecipazione alla vita sociale, economica e politica della città e momenti di difficoltà e persecuzione – dalle leggi antiebraiche fasciste del 1938 alla tragedia della Shoà, fino alla ripresa con le nuove esperienze al ritorno alla democrazia. Con l’attenzione sempre rivolta alle radici di una comunità con origini medievali che ha mantenuto nei secoli sue caratteristiche peculiari. Nel libro si alternano contributi di riflessione storica, religiosa e anche i ritratti di diversi protagonisti: a tanti esponenti della famiglia Tedeschi si aggiungono quelli dei Finzi, Magrini, Sacerdote, Colorni, Ottolenghi, Lampronti, De Benedetti, Cevidalli, Anau, Terracini, Benadì, Scarda, Zamorani; la racchetta da tennis del titolo – dono in occasione della celebrazione di un Bar Mitzvà (la Maggiorità religiosa) – compare a rievocare un periodo anche felice tra i campi da gioco della Marfisa, descritti da Giorgio Bassani che li visse da tennista in gioventù. Il volume è arricchito dagli acquerelli di Patrizia Colombo e da un’ampia selezione di foto e documenti d’epoca.