storia
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Autore: Gloria Arbib
Autore: Giorgio Secchi

Nel volume, dopo un ampio saggio di inquadramento storico sui rapporti degli ebrei italiani con lo Stato unitario prima e con il fascismo poi, fino alla promulgazione delle leggi razziali del 1938 e alla persecuzione antiebraica, si analizza l’adesione all’antifascismo e alla Resistenza dedicando una serie di approfonditi paragrafi alle diverse zone operative del Piemonte e della Valle d’Aosta, con le testimonianze – spesso raccolte direttamente dagli autori nel corso della loro ricerca – di oltre cento ebrei partigiani operanti nella regione tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945.

Autori: Stefano Calonaci, Domenico Cecere, Roberta Cevasco, Vittorio Defabiani, Davide De Franco, Paola Bianchi, Mario Gennero, Federico Goria, Enrica Guerra, Robert A. Hearn, Pietro Passerin d’Entrèves, Anna Maria Pioletti, Alviero Sistri, Anna Maria Stagno
Introduzione di: Paola Bianchi

Il volume segue la precedente raccolta di saggi, dedicati a “Caccia e cultura nello Stato sabaudo (secc. XVI-XVIII)”, in cui il tema venatorio era stato affrontato con attenzione al contesto storico, letterario e artistico: la caccia era stata intesa, in particolare, come metafora della guerra, strumento di governo, oggetto di raffigurazione artistica e rituale ricco di significati nella società dei gentiluomini e degli «uomini di qualità».

A cura di: Fabio Levi
Autori: Samuel David Luzzatto, David Levi, Flaminio Servi, Luigi Luzzatti, Amelia Rosselli, Gadi Luzzatto Voghera, Francesca Sofia, Carlotta Ferrara degli Uberti, Ilaria Pavan, Tullia Catalan

Il libro, pensato in forma di antologia, intende offrire uno sguardo articolato sul rapporto fra mondo ebraico e processo di costruzione dello Stato unitario a partire dal Risorgimento, mostrando vari modi di sentire e presentare l'affezione per la patria italiana frutto di condizioni storiche, sociali e individuali diversissime, ma pur sempre confrontabili fra di loro per il fatto di essere situati nel quadro di un processo comune e di avere tutti uno stesso retroterra ebraico.

Curatore: Mina Radeschi

Personalità originale e di singolare valore umano nel mondo politico e culturale piemontese, Frida Malan ha incarnato le molte stagioni di un impegno etico-civile, sempre coerente nel travaglio di un'epoca tormentata. Coraggiosa antifascista combattente, insegnante, politicamente attiva prima nel Partito d'Azione e poi sino alla morte nel Partito socialista, eletta per tre volte nel Consiglio comunale di Torino e quindi assessore per anni all'Igiene e Sanità e successivamente al Patrimonio e Lavori Pubblici, portò nel suo agire l'impronta di una sensibilità umana e culturale affatto particolare.

A cura di: Alberto Cavaglion

Mondovì. Piazza e la contrada di Vico, per circa mezzo millennio, sono state il centro della vita ebraica: qui si trova ancora oggi la piccola Sinagoga. Questo volume, curato da Alberto Cavaglion, raccoglie alcuni saggi sulla presenza ebraica a Mondovì fra il XV e il XX secolo.

Autore: Luciano Allegra

All'inizio del 1945, a Torino venne ucciso da un commando di militi della Repubblica di Salò Francesco Pinardi, "Mimo", giovane intellettuale di solida famiglia borghese che militava in Giustizia e Libertà e la cui biografia mostra come potesse maturare una coscienza critica nei confronti del regime fascista.

Autori: Claudio Vercelli, Marco Brunazzi, Alberto Cavaglion, Raffaella Di Castro, Barbara Distel, Ernesto Ferrero, Claudio Gaetani, Francesca Guglielmino, Sarah Kaminski, Stefano Levi Della Torre, Maria Teresa Milano, Roberto Nigrone, Daniele Rocca
A cura di: Maria Teresa Milano, Sarah Kaminski

Il volume raccoglie gli interventi sulle domande cruciali del rapporto che intercorre tra il passato, lo studio storico, le memorie e i linguaggi interdisciplinari con cui si confronta la nostra società ma, soprattutto, la scuola sul tema di "quel che resta di Auschwitz". I saggi sono di Marco Brunazzi, Alberto Cavaglion, Raffaella Di Castro, Barbara Distel, Ernesto Ferrero, Claudio Gaetani, Francesca Guglielmino, Sarah Kaminski, Stefano Levi Della Torre, Maria Teresa Milano, Roberto Nigrone, Daniele Rocca, Claudio Vercelli.

Autori: Clelia Arnaldi di Balma, Giovanni Barberi Squarotti, Paola Bianchi, Francesco Blanchetti, Danilo Comino, Paolo Cornaglia, Mario Gennero, Giorgio Marinello, Andrea Merlotti, Blythe Alice Raviola, Pietro Passerin d’Entrèves, Franca Varallo
A cura di: Paola Bianchi, Pietro Passerin d’Entrèves

Il volume ricostruisce alcuni dei tratti più caratteristici delle espressioni letterarie, artistiche, musicali, architettoniche attorno al tema della caccia presso la corte sabauda nei secoli che vanno dal Rinascimento fino alla rivoluzione francese. Non è casuale che in uno Stato come quello sabaudo la dinastia abbia costruito sul binomio caccia-guerra tanta parte della rappresentazione del proprio potere.

A cura di: Paola Bianchi, Andrea Merlotti
Autori: Paola Bianchi, Thalia Brero, Annarita Colturato, Paolo Cornaglia, Paolo Cozzo, Andrea Merlotti, Pietro Passerin d’Entrèves, Tomaso Ricardi di Netro

Oggetto dei saggi raccolti nel volume sono i cerimoniali della corte sabauda in età moderna e la riflessione sul loro uso politico e senso sociale. La prospettiva interdisciplinare non solo storica, ma storico-architettonica e storico-musicale, consente di aprire una serie di comparaisons indispensabili per comprendere un deposito simbolico e rituale lontano dal lessico contemporaneo, eppure profondamente legato al passato delle diverse aree statuali e nazionali.

Autore: Paolo Rosso

La fondazione di una università è sempre il risultato di una convergenza di aspetti culturali e di progetti politici. Gli attori della convenzione stipulata a Padova nel 1228 tra i delegati del comune di Vercelli e i rappresentanti della corporazione degli studenti, che portò per alcuni decenni all'attività di una università nella città, furono molteplici: non solo il comune, tra i più importanti dell'Italia settentrionale, ma anche le autorità politiche superiori (l'impero e poi i Visconti, nell'ultima fase) e le istituzioni ecclesiastiche cittadine.

Autore: Bruno Taricco
Prefazione di: Alberto Cavaglio

L'8 luglio 1547 due ebrei arrivarono a Cherasco e chiesero di poter risiedere in città. Il giorno dopo il permesso fu accordato. È l'inizio di una storia destinata a superare i secoli. La comunità ebraica cheraschese creò in fretta le strutture essenziali, si sviluppò numericamente, si radicò così profondamente da poter ovviare alle difficoltà e così largamente nel tessuto sociale ed economico che nell'Ottocento un conte poteva lamentare: "si sa che da noi si famigliarizza di troppo cogli ebrei, perciò ci chiamano gli ebrei di Cherasco"