In questo volume vengono analizzati i complessi sistemi rituali, di segni ed emblemi propri delle corti piemontesi (quella dei Savoia e le altre a lungo dominanti di vaste aree della regione, dai principi di Savoia Acaia signori del Piemonte, ai marchesi di Monferrato e di Saluzzo). Negli ultimi secoli del medioevo i conti e duchi di Savoia, rappresentarono in maniera differente il proprio potere per via emblematica e cerimoniale, entro un contesto regionale sito tra le Alpi e la pianura padana occidentale, favorevole per sua natura a contatti e scambi. Modelli e codici d’espressione furono attinti dalla cultura cortese e cavalleresca internazionale e declinati secondo il diverso peso economico e politico, le congiunture e le personalità di singoli principi; il tutto entro quel processo generale di costruzione e consolidamento dello Stato, cui la medievistica d’Oltralpe riconduce ormai da tempo il discorso sull’espressione simbolica del potere principesco. Facendo mostra di duttilità e capacità d’innovazione a fronte dei momenti di crisi, i principi di quest’area geografica si servirono di cerimonie ed emblemi per esprimere la legittimità del proprio potere – in riferimento all’Impero o in continuità con tradizioni politiche più antiche –, la successione dinastica, la sacralità della propria persona, le relazioni con le aristocrazie e le comunità, i rapporti d’intesa o conflitto con potenze vicine quali i principi francesi o i duchi di Milano. A riprova della loro validità sulla lunga durata, le forme della rappresentazione sarebbero sopravvissute a grandi linee sino all’età moderna.
340 pp.