La memoria di Giuliana Tedeschi, allora giovane italiana deportata in quanto ebrea nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, dell’esperienza delle donne e dei bambini che condivisero la sua prigionia, in gran parte perdendo la vita per le malattie, i maltrattamenti, le uccisioni e la sistematica eliminazione nelle camere a gas. Il testo ripercorre la lucida riflessione sulla Shoah di una testimone preziosa. L’autrice fu deportata col marito e con la suocera ad Auschwitz-Birkenau. Ritornata in Italia sola sopravvissuta della sua famiglia, ha potuto ritrovare le due bambine, messe in salvo dalla domestica.
32 pp.