In una congiuntura storico-politica complessa e problematica quale è quella in cui si trova oggi l’Austria, sembra necessario porsi domande sull’appartenenza ad una nazione e contemporaneamente sottrarsi ad un processo di pacifica identificazione con essa. Gli storici conflitti della società austriaca (come quello tra austriaci e tedeschi e l’antisemitismo) rappresentano solo il nucleo storico del tema della soglia come luogo di transito verso l’alterità. Impliciti nell’atto dell’oltrepassamento dei confini sono i due aspetti di un’esperienza che non lascia mai immutati: la conquista o il dolore per una perdita.
La presa di distanza critica verso la patria si risolve non di rado in uno spaesamento che viene elaborato poeticamente da alcuni scrittori austriaci di cui si occupa questo volume: Anna Mitgutsch, Evelyn Schlag, Barbara Frischmuth, Robert Schindel e Ingram Hartinger raccontano l’euforia e il disagio del confronto con una società multiculturale che non sempre risponde agli auspicati modelli di armonia e si lasciano interpretare sulla base di una trama simbolica che conferisce originalità alla loro scrittura. Il libro contiene testi di Anna Mitgutsch, Evelyn Schlag, Barbara Frischmuth, Robert Schindel e Ingram Hartinger.
144 pp.