Guido Fubini (1924-2010) ha sviluppato in questo libro una serie di considerazioni sull’antisemitismo. Il ragionamento va diritto al cuore dei problemi, organizzandosi intorno a tre questioni principali. Al primo posto viene Israele o, più esattamente, la forte preoccupazione per il “rifiuto di Israele” indicato come forma specifica di una più generale ostilità contro gli ebrei. Il se-condo centro di attenzione è dato dall’antisemitismo di sinistra. Il terzo è costituito dalla politica antiebraica del fascismo italiano avviata nel 1938. A partire dai tre nodi appena indicati il discorso si apre in molte direzioni, illuminando le varie facce dell’antisemitismo contemporaneo: dagli Stati Uniti all’Europa, al contesto arabo-islamico, allo stesso mondo ebraico e a quello israeliano. Fubini si adopera a contrastare l’illusione che le classi diseredate siano necessariamente portatrici di istanze progressive, quando viceversa possono spesso essere proprio i più deboli, i “poveri”, la forza trainante dell’antisemitismo. Corredano il volume la Presentazione di Fabio Levi, la Prefazione di Alberto Cavaglion e una Nota di Marco Brunazzi.
112 pp.