ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2004
ISBN: 9788871581217
Prezzo: 26 Euro

Il silenzio e il servizio. Le «epoche principali della vita» di Vincenzo Sebastiano Beraudo di Pralormo

A cura di: Andrea Merlotti

Vincenzo Sebastiano Beraudo di Pralormo (1721-1783), protagonista di questo libro, fu un tipico esponente di quella nobiltà di servizio nei domini sabaudi d’Antico regime. La sua famiglia può esser vista come un esempio quasi da manuale di tale nobiltà. Dal 1760 Pralormo fu tra i principali realizzatori dell’azione riformatrice di Carlo Emanuele III e del ministro Bogino. Da un lato egli ideò e guidò l’Azienda ponti e strade, costruendo la rete d’infrastrutture vitale per un Piemonte che usciva da decenni di guerre. Dall’altro realizzò il censimento delle province conquistate al Ducato di Milano nella prima metà del Settecento. Alla caduta di Bogino, nel 1773, Pralormo continuò a ricevere importanti compiti tecnici – come la stesura del Regolamento dei pubblici (legge quadro dell’ordinamento comunale dello Stato) e la realizzazione del censimento del Monferrato –, ma non ebbe incarichi politici. A fronte di questa situazione, egli scrisse le “Epoche principali della vita di me”, una sorta di autobiografia ideale, destinata ai propri discendenti da Beraudo, che costituisce una preziosa e inedita testimonianza sul Piemonte degli ultimi decenni dell’Antico regime. Il libro contiene il testo integrale finora inedito delle “Epoche principali della vita di me” di Vincenzo Sebastiano Beraudo di Pralormo. LABORATORIO DI STUDI STORICI SUL PIEMONTE E GLI STATI SABAUDI

256 pp.

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Andrea Merlotti, PhD in Storia della società europea presso l’Università degli studi di Torino, dove ha anche svolto attività di post-dottorato e d’assegnista di ricerca, è attualmente responsabile dell’Ufficio studi della Reggia di Venaria Reale. È autore di lavori sulla storia dei ceti dirigenti dello Stato sabaudo (L’enigma delle nobiltà. Stato e ceti dirigenti nel Piemonte del Settecento, Firenze, 2000). Su tale tema ha inoltre curato Nobiltà e Stato in Piemonte. I Ferrero d’Ormea (Torino, 2003). È stato fra i curatori de La Reggia di Venaria e i Savoia. Arte, magnificenza e storia di una corte europea (2007-2008) e con Alessandro Barbero della mostra Cavalieri. Dai Templari a Napoleone (2009-2010). Per Zamorani ha curato con Paola Bianchi Le strategie dell’apparenza. Cerimonie e società alla corte dei Savoia (Torino, 2010)e ha pubblicato i saggi Disciplinamento e contrattazione. Dinastia, nobiltà e corte nel Piemonte sabaudo da Carlo II alla Guerra civile nel volume L’affermarsi della corte sabauda. Dinastie, poteri, élites in Piemonte e Savoia fra tardo medioevo e prima età moderna (Torino, 2006), Una «muta fedeltà»: le cerimonie di baciamano fra Sei e Ottocento in Le strategie dell’apparenza. Cerimoniali, politica e società alla corte dei Savoia in età moderna (Torino, 2010) e Il gran cacciatore di Savoia nel XVIII secolo nel volume La caccia nello Stato sabaudo. I. Caccia e cultura (secc. XVI-XVIII) (Torino, 2010).