Vincenzo Sebastiano Beraudo di Pralormo (1721-1783), protagonista di questo libro, fu un tipico esponente di quella nobiltà di servizio nei domini sabaudi d’Antico regime. La sua famiglia può esser vista come un esempio quasi da manuale di tale nobiltà. Dal 1760 Pralormo fu tra i principali realizzatori dell’azione riformatrice di Carlo Emanuele III e del ministro Bogino. Da un lato egli ideò e guidò l’Azienda ponti e strade, costruendo la rete d’infrastrutture vitale per un Piemonte che usciva da decenni di guerre. Dall’altro realizzò il censimento delle province conquistate al Ducato di Milano nella prima metà del Settecento. Alla caduta di Bogino, nel 1773, Pralormo continuò a ricevere importanti compiti tecnici – come la stesura del Regolamento dei pubblici (legge quadro dell’ordinamento comunale dello Stato) e la realizzazione del censimento del Monferrato –, ma non ebbe incarichi politici. A fronte di questa situazione, egli scrisse le “Epoche principali della vita di me”, una sorta di autobiografia ideale, destinata ai propri discendenti da Beraudo, che costituisce una preziosa e inedita testimonianza sul Piemonte degli ultimi decenni dell’Antico regime. Il libro contiene il testo integrale finora inedito delle “Epoche principali della vita di me” di Vincenzo Sebastiano Beraudo di Pralormo. LABORATORIO DI STUDI STORICI SUL PIEMONTE E GLI STATI SABAUDI
256 pp.