L’opera vastissima del filosofo e medico Avicenna (980-1037) ha lasciato un’orma profonda nella cultura arabo-islamica del Medioevo e dall’Oriente ha ben presto raggiunto l’Occidente, dove il suo Canone della medicina, tradotto in latino, rimase fino al XVI secolo un fondamentale testo di studio nelle Facoltà e Scuole di medicina. Il Poema della medicina è una delle opere di Avicenna apprezzata e letta fin dal Medioevo: Avicenna descrive in versi ad un immaginario discepolo la teoria e la pratica della medicina, realizzando così anche nella forma l’ideale del sapiente (medico e filosofo, ma anche scrittore e poeta) e mettendo in evidenza una costante del suo pensiero, la mentalità scientifica che desidera ricondurre le teorie greche al livello di uno studio concreto.
160 pp.