Questo libro contiene la “Relazione dello stato economico politico dell’Asteggiana” di Giuseppe Amedeo Corte di Bonvicino, funzionario dello stato sabaudo, divenuto intendente della Provincia di Asti nel 1783. Si tratta di una profonda e articolata riflessione di un amministratore che dovette misurarsi con tempi e spazi difficili da gestire e che toccò con mano la separazione tra i principi delle leggi, talora troppo farraginose, e la loro effettiva applicazione. Il documento è, però, anche un vero e proprio manifesto delle tensioni progettuali della generazione di giovani funzionari di cui fecero parte, tra gli altri, Giovanni Francesco Galeani Napione e Prospero Balbo. Membro, come costoro, della Reale Accademia delle Scienze sin dalla sua fondazione, con la Relazione Corte volle non solo rendere conto dello stato dell’Astigiano, restituendo puntuali informazioni sull’economia dell’epoca, ma anche proporre concrete riforme burocratico-amministrative che portassero a un ulteriore accentramento nel controllo delle province a discapito degli organi comunali locali. Il testo è accompagnato da un’ampia introduzione di Blythe Alice Raviola, che situa la “Relazione” nell’opera complessiva di Corte di Bonvicino e nel più ampio contesto della storia politica ed amministrativa dell’ultimo scorcio del Piemonte sabaudo di antico regime.
280 pp.