Il libro analizza in modo approfondito quello che è considerato il punto centrale di tutta la dottrina luterana: quello della giustificazione (dall’espressione latina “iustum facere”, quindi essere resi giusti) che, in base alla fede, viene concessa da Dio come grazia e salvezza. Il 31 ottobre 1999 ad Augsburg è stato ufficialmente sancito dai rappresentanti del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità tra i Cristiani e dell’Alleanza luterana mondiale il consenso ecumenico cattolico-luterano sulla dottrina della giustificazione per fede, faticosamente raggiunto a prezzo di un lungo lavoro teologico e di aspre controversie. Una ferita all’interno della cristianità che si era aperta cinque secoli or sono con la predicazione luterana contro le indulgenze e la rottura storica che aveva visto i cristiani d’Occidente scambiarsi reciproci anatemi dottrinali sull’interpretazione della salvezza in Cristo appaiono irreversibilmente in via di superamento. L’autore ci propone di tornare a rileggere alcune pagine originali dei Riformatori, per andare al di là delle successive e opposte definizioni «scolastiche» della «dottrina della giustificazione», fissate dal Concilio di Trento e del Liber Concordiae. Un contributo che consente di cogliere ad un tempo le premesse storiche delle condanne del passato e del consenso differenziato di oggi.
156 pp.