In una forma agile ed essenziale il libro descrive lo sviluppo del rapporto fra ebrei e società di maggioranza nei diversi stati d’Europa dal Settecento alle soglie dello sterminio nazista. Vengono così proposte all’attenzione del lettore le diverse facce del processo di integrazione e di differenziazione del mondo ebraico, sollecitato a reagire e ridefinirsi da una realtà in rapido mutamento e attraversata nel corso del tempo da profonde contraddizioni: fra volontà di emancipazione e nuove forme di discriminazione, fra spinte alla secolarizzazione e tendenze a riaffermare il ruolo pervasivo della religione, fra democrazie dell’Ovest, autocrazie dell’Est e nuove tendenze totalitarie.
148 pp.