Grandizio Fulvia
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Autori: AA.VV.

Rivista di microstoria Periodico semestrale ISSN 2284-1954 A partire da questo numero apriremo ogni volume con una breve introduzione volta sì a presentare i contenuti degli articoli, ma soprattutto a costruire uno spazio di confronto con chi ci segue e con chi ci ha fatto pervenire impressioni, opinioni, suggerimenti e critiche. In questo spazio rifletteremo sulle osservazioni ricevute, risponderemo alle domande formulate e spiegheremo, dunque, le nostre scelte editoriali. Perciò, affronteremo fin da subito una problematica che è emersa chiaramente dal dialogo con i nostri lettori: la lunghezza dei saggi.

Autori: AA.VV.

Rivista di microstoria Periodico semestrale ISSN 2284-1954 A partire da questo numero apriremo ogni volume con una breve introduzione volta sì a presentare i contenuti degli articoli, ma soprattutto a costruire uno spazio di confronto con chi ci segue e con chi ci ha fatto pervenire impressioni, opinioni, suggerimenti e critiche. In questo spazio rifletteremo sulle osservazioni ricevute, risponderemo alle domande formulate e spiegheremo, dunque, le nostre scelte editoriali. Perciò, affronteremo fin da subito una problematica che è emersa chiaramente dal dialogo con i nostri lettori: la lunghezza dei saggi.

Autori: AA.VV.

Rivista di microstoria Periodico semestrale ISSN 2284-1954 A partire da questo numero apriremo ogni volume con una breve introduzione volta sì a presentare i contenuti degli articoli, ma soprattutto a costruire uno spazio di confronto con chi ci segue e con chi ci ha fatto pervenire impressioni, opinioni, suggerimenti e critiche. In questo spazio rifletteremo sulle osservazioni ricevute, risponderemo alle domande formulate e spiegheremo, dunque, le nostre scelte editoriali. Perciò, affronteremo fin da subito una problematica che è emersa chiaramente dal dialogo con i nostri lettori: la lunghezza dei saggi.

Autori: Renata Ciaccio, Fulvia Grandizio, Davide Tabor

Rivista di microstoria Periodico semestrale ISSN 2284-1954 A partire da questo numero apriremo ogni volume con una breve introduzione volta sì a presentare i contenuti degli articoli, ma soprattutto a costruire uno spazio di confronto con chi ci segue e con chi ci ha fatto pervenire impressioni, opinioni, suggerimenti e critiche. In questo spazio rifletteremo sulle osservazioni ricevute, risponderemo alle domande formulate e spiegheremo, dunque, le nostre scelte editoriali. Perciò, affronteremo fin da subito una problematica che è emersa chiaramente dal dialogo con i nostri lettori: la lunghezza dei saggi.

A cura di: Paolo Cozzo, Filippo De Pieri, Andrea Merlotti
Autori: Ivan Balbo, Gabriella Ballesio, Paola Bianchi, Maria Canella, Paolo Cozzo, Davide Dalmas, Nicola Del Corno, Filippo De Pieri, Fulvia Grandizio, Marco Novarino, Sergio Pace, Gian Paolo Romagnani, Adriano Viarengo, Alessandro Zussini

A Torino presenze valdesi e, più in generale, protestanti risalgono già all’Antico regime. Fu solo nell’Ottocento, però, che il mutare delle condizioni politiche e sociali consentì il radicarsi nella capitale sabauda di vere e proprie comunità. Il simbolo più evidente di ciò fu la costruzione nel 1853 del Tempio valdese sul Viale del Re (l’attuale Corso Vittorio Emanuele II). A un secolo e mezzo di distanza dall’inaugurazione di quell’edificio, il volume raccoglie una serie di saggi – presentati al Convegno per i 150 anni del Tempio valdese (Torino, 12-13 dicembre 2003) – che riflettono sul rapporto tra Torino e la presenza valdese e protestante fra Otto e Novecento.