ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2002
ISBN: 9788871581019
Prezzo: 28 Euro

L’espulsione degli ebrei dalle accademie italiane

Autore: Annalisa Capristo

«Delle Accademie, degli Istituti e delle Associazioni di scienze, lettere ed arti non possono far parte persone di razza ebraica». dal R.D.L. 15 novembre 1938, n. 1779

Con questa ed altre disposizioni il ministero dell’Educazione nazionale dimostrò di voler effettivamente attuare nel settore di propria competenza «un’arianizzazione che può essere definita totalitaria», come indicato da Giuseppe Bottai, eliminando gli ebrei da tutti i centri di produzione intellettuale e di trasmissione culturale che dipendevano dal suo dicastero. Questo libro analizza l’espulsione degli ebrei, a partire dalla documentazione del censimento razzista effettuato da ciascuna accademia nel secondo semestre del 1938. Ma il censimento riguardò tutti gli accademici, anche quelli «di razza ariana». Nel libro si parla anche di questi: del pronto accorrere di molti a proclamarsi talora assolutamente cattolici e talora fieramente «ariani», del rifiuto silenzioso di alcuni di partecipare all’operazione di censimento, individuata come il primo atto della persecuzione e non come un precedente neutro di essa, dell’unica contestazione esplicita del carattere persecutorio del censimento rintracciata tra le risposte degli accademici non ebrei.
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405 pp.

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Annalisa Capristo, laureata in Filosofia, è stata borsista presso l’Istituto italiano per gli studi storici di Napoli e l’Accademia nazionale dei Lincei. Sul tema della persecuzione antiebraica ha pubblicato nella «Rassegna mensile di Israel» i saggi La Commissione per lo studio dei problemi della razza istituita presso la Reale Accademia d’Italia (1997) e L’esclusione degli ebrei dall’Accademia d’Italia (2001). Lavora come bibliotecaria presso il Centro Studi Americani di Roma.