Paola Bianchi è ricercatrice di Storia Moderna presso l'Università della Valle d'Aosta. Ha dedicato diversi studi alla storia degli spazi sabaudi in antico regime. Nelle edizioni Zamorani ha pubblicato Onore e mestiere. Le riforme militari nel Piemonte del Settecento e ha curato con Luisa Gentile il libro L’affermarsi della corte sabauda. Dinastie, poteri, élites in Piemonte e Savoia fra tardo medioevo e prima età moderna, con Andrea Merlotti Le strategie dell’apparenza. Cerimoniali, politica e società alla corte dei Savoia in età moderna e con Pietro Passerin d’Entrèves i due volumi La caccia nello Stato sabaudo. I, Caccia e cultura (secc. XVI-XVIII) e La caccia nello Stato sabaudo. II, Pratiche e spazi (secc. XVI-XIX).
Andrea Merlotti, PhD in Storia della società europea presso l’Università degli studi di Torino, dove ha anche svolto attività di post-dottorato e d’assegnista di ricerca, è attualmente responsabile dell’Ufficio studi della Reggia di Venaria Reale. È autore di lavori sulla storia dei ceti dirigenti dello Stato sabaudo (L’enigma delle nobiltà. Stato e ceti dirigenti nel Piemonte del Settecento, Firenze, 2000). Su tale tema ha inoltre curato Nobiltà e Stato in Piemonte. I Ferrero d’Ormea (Torino, 2003). È stato fra i curatori de La Reggia di Venaria e i Savoia. Arte, magnificenza e storia di una corte europea (2007-2008) e con Alessandro Barbero della mostra Cavalieri. Dai Templari a Napoleone (2009-2010). Per Zamorani ha curato con Paola Bianchi Le strategie dell’apparenza. Cerimonie e società alla corte dei Savoia (Torino, 2010)e ha pubblicato i saggi Disciplinamento e contrattazione. Dinastia, nobiltà e corte nel Piemonte sabaudo da Carlo II alla Guerra civile nel volume L’affermarsi della corte sabauda. Dinastie, poteri, élites in Piemonte e Savoia fra tardo medioevo e prima età moderna (Torino, 2006), Una «muta fedeltà»: le cerimonie di baciamano fra Sei e Ottocento in Le strategie dell’apparenza. Cerimoniali, politica e società alla corte dei Savoia in età moderna (Torino, 2010) e Il gran cacciatore di Savoia nel XVIII secolo nel volume La caccia nello Stato sabaudo. I. Caccia e cultura (secc. XVI-XVIII) (Torino, 2010).
Tomaso Ricardi di Netro ha lavorato presso l’Archivio Storico Italgas. Ricopre attualmente il ruolo di responsabile dell’attività espositiva presso la Reggia di Venaria Reale, dove ha iniziato la propria attività nel 2002 partecipando al comitato curatoriale e a quello organizzativo della mostra La Reggia di Venaria e i Savoia. Arte, magnificenza e storia di una corte europea. Si è occupato di nobiltà e di ceti dirigenti d’antico regime, con particolare attenzione agli spazi piemontesi. Nel 2000 ha curato la mostra Gentilhuomini Christiani e Religiosi Cavalieri. Nove secoli dell’Ordine di Malta in Piemonte. Per le edizioni della Zamorani ha contribuito con il saggio Servir due principi. Giacomo Piossasco de Feys tra le corti dei Farnese e dei Savoia al volume L’affermarsi della corte sabauda. Dinastie, poteri, élites in Piemonte e Savoia fra tardo medioevo e prima età moderna (Torino, 2006) e con Il duca diventa re. Cerimonie di corte per l’assunzione del titolo regio (1713-1714) al volume Le strategie dell’apparenza. Cerimoniali, politica e società alla corte dei Savoia in età moderna (Torino, 2010).